Francesco Caro Delacroix, si può sapere dove sei finitoì Ho chiesto a Orlando, mi dice che non sa nulla di te non ci credoìì, per il fatto che non scrivi ci deve essere una ragione e lui sicuramente ne è al corrente ad ogni modo spero di leggere al più presto un tuo messaggio ciao
Cari amici,occorre ricordare che le associazioni nel passato hanno ottenuto grandi risultati Poi chi sono le associazioni se non noi stessi? Dunque sta a noi farle crescere e l’unico modo è un impegno più deciso nel indicare e perseguire progetti non roboanti ma fattibili e cercando di far capire ai funzionari almeno quelli più culturalmente preparati che il diventare solo imprese di contabilità non risponde in alcun modo alle aspettative della categoria, devono ascoltare le loro problematiche ma purtroppo questo avviene raramente il sindacato deve riprendersi a pieno titolo quel ruolo primario di cui È sempre stato portatore. A ricordarcelo è la ragione stessa per cui sono state create le associazioni un percorso che possa produrre idee e risultati atti al superamento di questo difficile momento. Per far questo occorre riportare le amministrazioni” tutte di qualsiasi colore politico” a un confronto con la categoria e non come si stanno muovendo ora Basta affacciarsi sui social per ascoltare discussioni che sembrano da bar: si discorre e si litiga prevalentemente in modo ideologico. Un confronto che infiamma la politica, che attraversa il Parlamento, che mobilita le piazze e le Università, e che immancabilmente viene raccontato sulle pagine dei giornali. E che finisce per animare i diverbi e tutto questo risulta inutile a risolvere i problemi del paese.
Qualcuno mi ha detto,vai dove devi andare non è svegliarsi o l’addormentarsi per poi trovarsi gli sbagli e ripensamenti perché col tempo le cose diventano delusioni rassegnazione e sempre più illusioni.
Caro Quintodellavalle in mercato della ghiaia ”da te disegnato” un tempo fiore al occhiello della regione è diventato ormai fonte di problemi infiniti i controlli sono inesistenti sia per quanto riguarda il rispetto delle metrature assegnate che nel identificare per quanto riguarda i sorteggi giornalieri pare non viene richiesto il durc poi sui i preposti autorizzati alla vendita ci sono banchi gestiti da più persone e tutte extracomunitari gestire il banco Tutto questo ci porta a pensare sempre più spesso che il ruolo delle associazioni è arrivato ormai ai titoli di coda non interviene mai e quando il responsabile” INTERNO” affronta un problema lo gestisce male e in disaccordo con la categoria vedi “il problema del usato” in evidente conflitto di interessi !! con il voto contrario alla mozione presentata
Caro Orlando, in questi giorni ci siamo ritrovate con Marisa e Lara era da molto tempo che non ci vedevamo ma come sempre accaduto abbiamo parlato solo di te nel ricordare quelle esperienze che abbiamo vissuto insieme Ognuna di noi si è emozionata anche se ne sono sicura non ci siamo dette tutto….almeno per me era impossibile troppo i piaceri ma anche un dolore fortissimo Ti voglio ancora un mondo di bene.
Caro Giovanni sulla questione della vendita di merce usata esiste una legge che indica in che modo è possibile commercializzare deve essere indicata la dicitura “merce usata” documentazione di avvenuta sanificazione e posteggi localizzati in un’area precisa. ora mentre in diverse città e provincie della nostra regione è stata applicata questa normativa a Parma il consiglio comunale ha deciso di non applicare la normativa Sono ora in attesa conoscere le motivazioni .Presto ti risponderò anche nel merito del voto del segretario anva
Caro Presidente, In merito l’iniziativa pubblica sul tema della merce usata ha trovato molto consenso nella categoria purtroppo il consiglio comunale ha respinto la mozione non se ne comprendono le ragioni visto che in molte altre città èn stata accolta ma quello che mi lascia perplesso è stata la votazione contraria del tuo segretario che è anche consigliere comunale ma antepone interesse di partito a quelle della associazione che rappresenta e per la quale è stipendiato non ti pare un comportamento scorretto?
Nella nostra societa e nella vita piu in generale esistono-i poteri forti –coloro che determinano la vita e le relazioni sociali di un intero paese, ora io non appartengo a questi in tutte le mie esperienze da quella politica a quella sindacale ma soprattutto nelle relazioni umane. Mentre nelle prime due mi sono sempre posto in modo deciso e caparbio nei rapporti, umani prendo atto che oggi non posso permettermi più di esprimermi con la mente e il cuore aperto troppo rischioso meglio attenersi a un profilo basso facendo tesoro della discrezione per il timore di invadere la vita degli altri e essere scambiati per petulanti seccatori
moro scrive... Lavoro in una associazione numericamente significativa ,non dirò quale dal momento che il mio ragionamento vuole essere libero da schemi predefiniti Questo dibattito avviato e sospeso per lungo tempo sul commercio ambulante avviene con forte ritardo ,ma comunque meritorio e voglio ringraziare chi oggi lo propone. Potrebbe essere una delle ultime occasioni temporali, nell’ aiutare questo tipo di commercio ad uscire da una situazione che lo stà trascinando a fondo. Il settore ha ragione il conduttore del blog quando afferma che la crisi è solo un aspetto che determina queste situazioni.é diventata strutturale ricca di elementi nocivi, quali l’abusivismo l’alta concentrazione di venditori extracomunitari regolari il mancato impegno imprenditoriale dei nostri operatori,la mancata attenzione delle amministrazioni pubbliche attente solo ad incamerare oneri di urbanizzazione derivanti dalle concessioni alla grande distribuzione nel costruire nuovi ipermercati. Non ultima la riforma Bersani che se anche incompleta ha fatto più danni che la peste. Ma anche noi funzionari non siamo esenti da responsabilità la tanto decantata divisione dei ruoli tra funzionari e presidenti è rimasta in molte realtà lettera morta, I primi continuano a sovrapporsi anche nelle scelte sindacali, creando di fatto inutile i ruoli di competenza degli operatori, questo porta sempre più la categoria ad allontanarsi dalla associazione e non ritenerla più punto di riferimento si sono resi conto che chi è dentro la struttura decide tutto. Per non parlare poi di quella infelice norma nazionale che vieta incarichi pubblici a chi come nel tuo caso detiene ruoli importanti nell’associazione già avevamo poche relazioni ora ne avremo sempre meno. Complimenti per come lo gestite Moro
Caro Orlando, ma veramente il tuo pensiero ancora oggi si manifesta in termini cosi passionali da togliermi il fiato vero che anche da parte mia non potrò mai dimenticare quella storia cosi stupenda che ci ha visti felici e appagati e il tempo che passavamo assieme non ci bastava mai
Tu se stata per me l’oblio e la memoria la nuvola sulla quale volavo leggero il mistero che affascina e incanta, i colori dell’arcobaleno, il sole che riscalda e illumina, la luna che rischiara la notte, tu sei memoria ancora oggi …il mio sogno ricorrente
che si manifesta sempre più nei pensieri degli ambulantial quqle occorre dare risposte concrete e non evasive come sempre succede. Mi riferisco allae associazioni di categoria che non esercitano più quel ruolo di rappresentanza e di turela che li ha sempre contraddistinti nel passato. Sono testimone e vittima di molte esperienze negative sui mercati dove gli ambulanti sono lasciati sempre più in balia delle amministrazioni,pare quasi che stiano dalla loro parte. Un esempio per tutti:la continua di autorizzazioni alla grande distribuzione che si accetta in modo supino o al massimo si paventa una qualche protesta ma che non lascia segni e rientra immediatamente. Di fronte a questo è legittimo pensare che il piatto da dividere sia alquanto sostanzioso quale ritorno economico avviene. Sul versante dei mercati succede che sempre più spesso siamo lasciati allo sbando nessuno interviene mai i vigili non fanno controlli i funzionari sono spariti ,i vecchi dirigenti qualcuno si è rotto le p….a fare da scudo per salvaguardare l’ associazione Sempre più spesso sono i funzionari che si confrontano con le amministrazioni allora si apre più di un sospetto che si voglia ,togliere il confronto diretto della categoria con la pubblica amministrazione a vantaggio di quei funzionari i quali mai informano in modo veritiero gli accordi raggiunti saluti
Tutti i giorni, può esserci un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici. Si chiama istante magico!!, quel momento in cui un "sì" o un "no" può cambiare tutta la nostra esistenza. Ma fingiamo di non percepirlo ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico a domani. Ma chi presta attenzione al proprio giorno, lo scopre un istante che può nascondersi in ogni momento Ecco che allora occorre fare una scelta e bisogna farla subito, Aspettare è doloroso. Dimenticare altrettanto doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze. Ma quello che ti frena è l’obiettivo di comprendere l'amore,consapevole che L'amore più forte è quello capace di dimostrare tutta la propria fragilità e non sta nell'altro, ma dentro noi stessi.
Questa è la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno. Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare. P.S sembra proprio l’analisi del impegno del nostro sindcato
Caro Delacroix, si può sapere dove sei finitoì
Ho chiesto a Orlando, mi dice che non sa nulla di te non ci credoìì, per il fatto che non scrivi ci deve essere una ragione e lui sicuramente ne è al corrente ad ogni modo spero di leggere al più presto un tuo messaggio ciao
nel passato hanno ottenuto grandi risultati Poi chi sono le associazioni se non noi stessi? Dunque sta a noi farle crescere e l’unico modo è un impegno più deciso nel indicare e perseguire progetti non roboanti ma fattibili
e cercando di far capire ai funzionari almeno quelli più culturalmente preparati che il diventare solo imprese di contabilità non risponde in alcun modo alle aspettative della categoria, devono ascoltare le loro problematiche ma purtroppo questo avviene raramente il sindacato deve riprendersi a pieno titolo quel ruolo primario di cui È sempre stato portatore.
A ricordarcelo è la ragione stessa per cui sono state create le associazioni un percorso che possa produrre idee e risultati atti al superamento di questo difficile momento. Per far questo occorre riportare le amministrazioni” tutte di qualsiasi colore politico” a un confronto con la categoria e non come si stanno muovendo ora Basta affacciarsi sui social per ascoltare discussioni che sembrano da bar: si discorre e si litiga prevalentemente in modo ideologico. Un confronto che infiamma la politica, che attraversa il Parlamento, che mobilita le piazze e le Università, e che immancabilmente viene raccontato sulle pagine dei giornali. E che finisce per animare i diverbi e tutto questo risulta inutile a risolvere i problemi del paese.
Lavoro in una associazione numericamente significativa ,non dirò quale dal momento che il mio ragionamento vuole essere libero da schemi predefiniti Questo dibattito avviato e sospeso per lungo tempo sul commercio ambulante avviene con forte ritardo ,ma comunque meritorio e voglio ringraziare chi oggi lo propone.
Potrebbe essere una delle ultime occasioni temporali, nell’ aiutare questo tipo di commercio ad uscire da una situazione che lo stà trascinando a fondo.
Il settore ha ragione il conduttore del blog quando afferma che la crisi è solo un aspetto che determina queste situazioni.é diventata strutturale ricca di elementi nocivi, quali l’abusivismo l’alta concentrazione di venditori extracomunitari regolari il mancato impegno imprenditoriale dei nostri operatori,la mancata attenzione delle amministrazioni pubbliche attente solo ad incamerare oneri di urbanizzazione derivanti dalle concessioni alla grande distribuzione nel costruire nuovi ipermercati.
Non ultima la riforma Bersani che se anche incompleta ha fatto più danni che la peste.
Ma anche noi funzionari non siamo esenti da responsabilità la tanto decantata divisione dei ruoli tra funzionari e presidenti è rimasta in molte realtà lettera morta, I primi continuano a sovrapporsi anche nelle scelte sindacali, creando di fatto inutile i ruoli di competenza degli operatori, questo porta sempre più la categoria ad allontanarsi dalla associazione e non ritenerla più punto di riferimento si sono resi conto che chi è dentro la struttura decide tutto.
Per non parlare poi di quella infelice norma nazionale che vieta incarichi pubblici a chi come nel tuo caso detiene ruoli importanti nell’associazione già avevamo poche relazioni ora ne avremo sempre meno.
Complimenti per come lo gestite
Moro
Mi riferisco allae associazioni di categoria che non esercitano più quel ruolo di rappresentanza e di turela che li ha sempre contraddistinti nel passato.
Sono testimone e vittima di molte esperienze negative sui mercati dove gli ambulanti sono lasciati sempre più in balia delle amministrazioni,pare quasi che stiano dalla loro parte.
Un esempio per tutti:la continua di autorizzazioni alla grande distribuzione che si accetta in modo supino o al massimo si paventa una qualche protesta ma che non lascia segni e rientra immediatamente.
Di fronte a questo è legittimo pensare che il piatto da dividere sia alquanto sostanzioso quale ritorno economico avviene.
Sul versante dei mercati succede che sempre più spesso siamo lasciati allo sbando nessuno interviene mai i vigili non fanno controlli i funzionari sono spariti ,i vecchi dirigenti qualcuno si è rotto le p….a fare da scudo per salvaguardare l’ associazione
Sempre più spesso sono i funzionari che si confrontano con le amministrazioni allora si apre più di un sospetto che si voglia ,togliere il confronto diretto della categoria con la pubblica amministrazione a vantaggio di quei funzionari i quali mai informano in modo veritiero gli accordi raggiunti
saluti
Ma fingiamo di non percepirlo ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico a domani. Ma chi presta attenzione al proprio giorno, lo scopre un istante che può nascondersi in ogni momento
Ecco che allora occorre fare una scelta e bisogna farla subito, Aspettare è doloroso. Dimenticare altrettanto doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze.
Ma quello che ti frena è l’obiettivo di comprendere l'amore,consapevole che L'amore più forte è quello capace di dimostrare tutta la propria fragilità e non sta nell'altro, ma dentro noi stessi.
sembra proprio l’analisi del impegno del nostro sindcato