Filosofo scrive...
Se mi i fermo un istante la posso i sorprendere
Lei che cammina controvento da una vita….
che ha occhi profondi e sconosciuti come oceani
che ha donato il suo cuore...per poi ritrovarsi a raccattarne i cocci, scegliendo la solitudine,rinunciando a un falso amore,smascherandone la superficialità da sola cresce i figli senza l'aiuto di nessuno,rivalutando l'ancestrale quello di essere mamma. Ha il coraggio di non chiedere a uomini che sono anche padri,la loro presenza,puntualmente assente. Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,trincerandosi in comodi ruoli o paraventi infantili di adulti mai cresciuti.
la osservo, mentre dissemina briciole di se stesse, e in silenzio fa ballare la propria anima su una spiaggia al tramonto ascoltando una musica lenta... …che rende ancora più salate le sue lacrime a cui ha fatto un nodo convinta che nessuno riuscirà mai a sciogliere. Allora vorrei donarti il più bel raggio di sole,cosi ogni giorno sarebbe sempre accesa quella luce nei tuoi occhi,quella luce è speranza, è amore, è puro spirito. É vento, è la più bella stella di qualsiasi notte...
Postato February 19, 2013 - 12:35:52
Non era passato giorno che non la ricreassi nella mia mente, duplice e occultata: la visione mi accarezzava l’anima, mi specchiavo in lei beato per riverberare una goccia del suo splendore Poi una notte inumato vivo nel sonno il sogno mi aggredì ,percorrevo un sentiero ricoperto di rampicanti dai grappoli color lillà, apparivano strigliati dal vento e pennellati dalle rare apparizioni del sole. La tenevo per mano. la sentivo uscire ed entrare di continuo nella mia vita come un tifone, anelavo stabilire uno scambio di affetti,di emozioni delicate,di squisite tristezze Ma era mera illusione e cosi fu .Prevalse il suo spirito libero, provai cosi quella sùbita ingannevole gioia su cui più tardi il crepuscolo primaverile diffuse un così puro velo di malinconia. Poi un giorno, la vidi con la figlia le dava la mano adesso erano due ma lei pareva come quei felini che rizzano il pelo, compresi subito che il loro era un legame indivisibile .Una donna che aveva avuto una figlia in una realtà diversa con una lacerazione alle spalle e quella bambina che doveva aver raccolto il dolore, il conforto, il sogno della madre. 15,01,14
Quante volte dentro di noi la nostalgia galleggia inevitabilmente nello sfogliare il libro del nostro trascorso. A volte zampilla dalla reminiscenza di ciò che si può avere o meno fatto talora dal rimorso delle opportunità mancate ; questo ci ossessiona, e ci fa sorridere amaramente, in ogni caso siano i colori e l’ intensità dei nostre fogli già scritti, rimangono permanenti e impressi lontano dall'essere pagine ferite o morte, possano e devono procurarci l 'e- filosofo
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